Europa Edizioni

Con uno stile ironico e pungente, Francesco Vittorio Marasco raccoglie e critica una grande quantità di espressioni linguistiche oggi comunemente accettate e ripetute che, tuttavia, nascondono al proprio interno uno strafalcione. Chi si trova in testa a tutti in questa marcia verso la deturpazione di una tra le lingue più belle e ricche del mondo? Semplice: la televisione, seguita a ruota dalla radio. Programmi di intrattenimento, ma anche telegiornali e rubriche, trasmissioni “colte” che ricorrono a modi di dire totalmente errati, diffondendone l’utilizzo. Dalla giusta scelta dei verbi servili al vero senso di “in bocca al lupo”, dal cioccolato alla cioccolata, dall’uso dei riflessivi alle ridondanze,
passando per un oceano di altre frasi, tutto viene spiegato con arguzia e competenza, ma sempre con quel piccante retrogusto di ironia che contribuisce a rendere questo libro una vera perla.

Francesco Vittorio Marasco è nato a Foggia, dove è sempre vissuto e si è diplomato in ragioneria. Ha pubblicato L’uomo dentro e Ombre, due raccolte di poesie in Lingua italiana, A lume di naso – tra Ragione e Realtà con... poesia, un libro di pensieri e riflessioni sulla realtà scritti in forma di aforismi, nonché due commedie in vernacolo foggiano: Sòl ‘a lengh è rrumast! (Solo la lingua è rimasta) e ‘Stu figgh mangh m’ camb! (Questo figlio manco mi campa), entrambe in due atti.