Europa Edizioni

Un gatto gioca in un giardino con un dito umano reciso. Altre dita recise si scoprono in luoghi insospettati ed inquietanti. Ad intervalli quasi regolari vengono ritrovati i corpi cui le dita appartengono, uccisi e mutilati in maniera atroce. Un incubo che in un crescendo angosciante opprime per mesi l’intera comunità. Lungo e tortuoso il percorso delle indagini che sembra non riuscire ad afferrare il nesso che lega fra loro le vittime. Paura e smarrimento si insinuano nel tessuto urbano lasciando emergere timori ancestrali e diffidenze reciproche che il complesso e particolare scioglimento non potrà sanare del tutto. Il ritmo sincopato della narrazione, la scelta lessicale, personaggi e situazioni disegnati con ironia ne fanno, nonostante l’argomento drammatico, una lettura attraente.

Maria Pia Simoni, mugellana DOC, vive e lavora a Borgo San Lorenzo rappresentato nella vicenda per allusioni, descrizioni e particolari rintracciabili. L’ambientazione è quindi reale, pur con alcuni mascheramenti, al contrario lo svolgimento e i personaggi sono di assoluta invenzione. Il romanzo, da classificare nel genere “giallo”, è stato scritto per una scommessa tra amici con intensità partecipe ma con indubbio divertimento.