Europa Edizioni

Rovistando ne “Il guardaroba degli italiani voltagabbana”, Bruno Tomasich raccoglie la polvere caduta inavvertitamente dalla penna
del più che famoso giornalista Bruno Vespa, autore del libro “Gli italiani voltagabbana”, edito da Mondadori.
Ne risulta una storia per molti versi uguale e per altri profondamente diversa da quella raccontata da Vespa in quanto vista da un antiquato
rudere, nostalgico di un mondo antico, e perfi no incapace di sopravvivere in questa disinvolta modernità.
Così la polvere dei voltagabbana, bagnata dall’acqua del “ruscello che sgorga lassù”, è divenuta un impasto di fango a sporcare “l’argento
del fi ume” che non scorre più “sereno e sicuro” ma s’è fatto limaccioso a togliere la speranza del domani che non appartiene più
a coloro che non conoscono il senso del cambiare gabbana. L’autore riconosce i suoi limiti e licenziando il suo libro già sa che saranno
in pochi a leggerlo e ancora meno a comprenderlo. Quei pochi che, “amici del vento” non si sono piegati come canne al soffi o della bufera
che ha investito la “terra dei Padri”. A loro: buona lettura.

Bruno Tomasich è nato il 07/09/1929 a Cesena (FC); ha vissuto a Venezia, Verona, Padova, Napoli (dove si è laureato in chimica industriale), poi di nuovo in Veneto e infi ne a Roma. È sposato e padre di sei fi gli. A Roma è stato dirigente d’industria chimica. Si è iscritto nel 1997 alla Facoltà di Scienze Biologiche della Sapienza di Roma laureandosi nel 2002 in Biologia Molecolare. Subito dopo la seconda laurea, a causa della morte della giovane fi glia Rossella, scrive il suo primo libro: “Rossella l’anima e il corpo dalla vita alla morte”, pubblicato da
Albatros. Sempre per Albatros tra il 2010 e il 2013 pubblica: “Vivere l’Alzheimer”, “L’altra Storia il confronto”, “Necessità dell’entropia”, “La nostra terra”, “Scienza e fi losofi a”, “Zeitgeist”. Con Europa Edizioni ha già pubblicato “Oltre il PCI e Il socialismo europeo”; “Chi volle la seconda Guerra Mondiale”, “Non vengo via con te”, “Diseconomia all’idrogeno”, “Brandelli di memoria”, “Dove si è cacciato il mondo?” e “Il Contastorie”.