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Guardami nell'anima - Giulia Assunta Vinci

Guardami nell'anima - Giulia Assunta Vinci - Europa Edizioni

Titolo: Guardami nell'anima
Autore: Giulia Assunta Vinci
Collana: Tracciare Spazi
Pagine: 74
Prezzo: 11,50
Ebook: 5,49
Isbn: 9788868542030

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«Guardami nell’anima è una silloge poetica di rara particolarità: è una grande allegoria dell’essere umano scrutato attraverso i suoi molteplici vizi ma anche le sue virtù, percorrendo i “tipi” umani ma senza tralasciare situazioni ed avvenimenti che formano la sua indole e danno corso alla sua esistenza»
(dalla prefazione).

Giulia Assunta Vinci nasce in Sardegna. Dopo aver conseguito il diploma liceale, si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari, che frequenta sino al secondo anno, conseguendo buoni risultati. Dopo la perdita improvvisa e prematura del padre, ritorna nella città d’origine, decidendo poi di non proseguire gli studi intrapresi. Poco dopo, inizia a lavorare nell’azienda di famiglia, ritenendo questo il suo principale dovere in quel momento. Ha un vissuto tormentato. Tra i 12 e i 17 anni scrive il suo primo libro: Liberi, condannati a non poter scegliere. Il manoscritto tratta il problema dei sequestri in Sardegna che lei, e l’intera sua famiglia, vivono in prima persona. Un po’ per scommessa con se stessa, un po’ per gridare agli altri la sua disperazione per quella “condizione” di sequestrabile, invia il suo primo manoscritto, che viene subito scelto. Rifiuta comunque le proposte che le vengono fatte, rispondendo che se mai fosse morta, o fosse stata sequestrata, acconsentiva alla stampa del suo libro/diario. A 26 anni inizia, delusa da mille assurdità, a scrivere il suo secondo libro Immagini allo specchio sottotitolato “Specchi violati”: ancora una volta per scommessa con se stessa, invia il suo manoscritto ad alcune case editrici, ed anche questa volta viene accettato. Riceve alcune proposte editoriali, ma lei, ancora una volta, non acconsente alla pubblicazione. Circa sei anni dopo, scrive un altro libro Il respiro del diavolo sottotitolato “Esperienza di Confine”: anche in questo caso si fermerà a riflettere. Nel frattempo, proprio nel 2011, acconsente alla pubblicazione di Immagini allo specchio prendendo in considerazione una nuova proposta di contratto. Un anno dopo riprende in mano Il respiro del diavolo, ritenendo di non avergli dedicato la giusta attenzione che meritava. Il manoscritto cambia titolo divenendo Skulls and Bones, sottotitolato “Helplessness and Madness”, raddoppiando anche di volume, e divenendo, per i suoi contenuti, degno di diventare un Best Seller. Riceve quasi immediatamente tre proposte editoriali, a cui non ha ancora risposto perché ha già deciso chi “deve” pubblicarglielo, ed è determinata ad attendere. Nel mentre, non essendole possibile bloccare la sua fervida fantasia, scrive l’opera An accidental mother e quasi in contemporanea nasce anche Guardami nell’anima.